(foto di Guido Mariani)
Si viaggia anche con le orecchie. E basta un cellulare, se non si ha un registratore professionale. L'importante è restare accesi (noi e il registratore).
Budapest. Bastione dei Pescatori a gennaio. Gente, fotoricordo, sguardi sopra la città. Il posto ideale per girare un cappello a terra e raccattare qualche moneta. Il leggero ritardo nell'esposizione del tema da parte del violinista è la prova provata del sangue magiaro. | MP3 | 1,1 MB |
Arab Street, Singapura, ore 17. | 428 KB | |
Il treno infinito che attraversa la campagna indiana è partito da Delhi già da dieci ore e il venditore di té è già passato più di cento volte: «Chai! Chai!» |
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Sui ghat di Varanasi, ai piedi del Gange, le persone dormono, guardano, si lasciano, fumano erba. Qualcuno suona, passeggiando, un flauto di bamboo che cerca di vendere. C'è un che di blues in questo indiano scalzo. |
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