16. I dettagli non sono dettagli

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I particolari rendono piacevole uno scritto: un colore, un gesto, una frase colta al volo valgono più di molte considerazioni generiche. Cercate nomi, volti, voci, parole.

Di che colore erano gli occhi di quella ragazza? E quella bicicletta era da uomo o da donna, nuova o vecchia?  Che canzone cantava l’autista dell’autobus? Non basta “un mazzo di fiori”: quali fiori erano? E quei bambini, a che gioco stavano giocando, esattamente?

Ogni dettaglio è un mondo che si apre, una luce che si accende nel lettore, perché richiama un ricordo, un profumo, una sensazione.

Utilizzate i particolari con sapienza e con una ragione precisa, senza abusarne per non appesantire il vostro scritto con orpelli inutili o con sfoggi di cultura.

Claudio Visentin