Per costruire un dialogo occorre applicare alcune regole.
Prima di tutto il dialogo va strutturato, imbastito: si stabilisce il senso generale e l’alternanza di chi parla. Non usate solo “disse” o “rispose”, avete a vostra disposizione infinite possibilità e sfumature: “Paola gridò” è diverso da “Paola sussurrò”. Senza contare che a volte il lettore capisce bene anche senza queste indicazioni, per esempio se due personaggi si alternano regolarmente.
Ogni personaggio dovrebbe poi avere la sua voce: un vecchio sacerdote non parla come noi…
Aggiungete poi le informazioni essenziali – l’ora, il luogo, quel che i personaggi stanno facendo, i loro movimenti nello spazio – e il dialogo sarà pronto. Che fatica però…