Per esercitarsi nell’arte del Carnet di viaggio non occorre andare lontano, in Paesi esotici. Da anni le visite a musei o mostre sono per me occasioni per annotare, disegnare, ricordare cose viste e ammirate.
Questo esercizio è una palestra per la mano e per la mente. In un certo senso l'atto di ripetere e catturare una forma disegnando, rende possibile una sintonia – a volte anche a distanza di secoli – con gli autori degli oggetti e delle forme ritratte.
La pagina del carnet che vedete è stata eseguita al MAO, Museo nazionale d'Arte Orientale di Roma. In questo caso avevo con me taccuino, acquerelli, matita nera e penna ad inchiostro seppia. A volte incollo alcune immagini.