La galleria dei ritratti: Paola e Elena

di Paola Cadelli e Elena Ruggieri (pubblicato su Ponza Racconta)

Île de Saint-Cado, Belz (foto di Elena Ruggieri)

Elena di Bretagna
di Paola Cadelli

Elena ha un bel viso roccioso simile alle coste frastagliate e solitarie della Bretagna in cui sembra che si senta a casa.
Come i fiordi e le scogliere rese gialle dalle ginestre selvatiche, anche lei si svela a poco a poco agli occhi di chi la osserva.

Si muove silenziosa e discreta con la sua macchina fotografica e osserva con lo sguardo l’orizzonte lontano, con atteggiamento da condottiera tenace, pronta a cogliere con l’obbiettivo un tratto di mare tempestoso, un cespuglio di biancospino, il pane fresco sulla bancarella del mercato, ma anche un’espressione di gioia o dolore su un volto sconosciuto.
Come gli antichi Bretoni, non la spaventa la solitudine, anzi, spesso la ricerca, consapevole della sua scelta di vita e abituata a contare solo su sé stessa.
Nello stesso tempo non teme l’ignoto, il “finis terrae” per lei non esiste, e in nome del desiderio di conoscere e di ritrarre con la sua macchina fotografica nuovi orizzonti, è pronta ad abbandonare il porto sicuro della sua casa ai piedi delle montagne, chiudere a chiave la porta, lasciarsi tutto alle spalle per intraprendere viaggi fatti di emozioni lievi e di desideri piccoli solo in apparenza.
Spesso si siede assorta, ma se la chiami all’ improvviso si gira verso di te, ti guarda con un sorriso affettuoso, da sorella, con gli occhi divertiti e capisci che di lei ti puoi fidare, come sempre accade a chi sa cogliere il lato ironico dell’esistenza .

Composizione di peonie e fiori di pesco (foto di Anita Cerpelloni)

Panta rei
di Elena Ruggieri

Paola è seduta al tavolo e scrive su un quaderno minute parole che scorrono via lungo un’idea di libro, il decimo o l’undicesimo ormai.
Le piace scrivere ma la scrittura per lei è qualcosa di più di un semplice flusso di coscienza. È qualcosa di profondo ma allo stesso tempo organizzato, come un punto d’incontro fra le tante Paole che dentro di lei popolano i giorni di una vita intensa e bella.
Molti giorni sono pieni di responsabilità umana e consegnano ai suoi occhi verdi sofferenze di persone e litigi di figli esuberanti.
Quegli occhi acuti, discreti e abituati a leggere il non detto restituiscono la serena discrezione di chi ha capito che tutto è relativo e tutto scorre, Panta rei.

É una grande conquista quella che trapela dal suo ultimo racconto: un viaggio in Bretagna, sui luoghi già noti percorsi con la famiglia anni prima ma ancora terribilmente e splendidamente sprigionanti di tutti gli elementi naturali.
Un viaggio pieno di vento, quel vento che scompiglia i pensieri biondi, cornice del viso delicato, e che rialza l’autoironia del sopracciglio.
Un viaggio che apre agli spazi personali, pronti ad essere riempiti da pensieri sentimenti o anche da una sonora risata, quella che avverte che la sagacia di Paola è pronta per divertire e divertirsi con gusto insieme con chi condivide i suoi passi.
Concentrata sul foglio la sorprende una suggestione. In un attimo riesce a trattenerla il giusto per coglierne la piacevolezza.
Paola alza gli occhi e, come richiamata dal fondo della stanza, si illumina e regala un sorriso.