Ritorniamo a parlare di "diaframma". Il diaframma è una delle tre variabili che determinano l'esposizione ottimale.
Come ricorderete, si tratta di un foro regolabile. Quanto, dipende dall'obiettivo: normalmente si va da un minimo di f3.5 ad un massimo di f22. Più piccolo è il numero, più luminoso è l'obiettivo, nel senso che a numeri bassi si associano grandi aperture e viceversa.
Spetta a noi regolare l'apertura del diaframma in modo adeguato all'effetto che vogliamo ottenere. Più grande è il foro (f3.5 ad esempio), più limitata sarà quella che chiamiamo "profondità di campo". In pratica (a f3.5) risulteranno a fuoco tutti gli oggetti che stanno più o meno alla stessa distanza del soggetto su cui abbiamo regolato la messo a fuoco: tutto il resto risulterà gradualmente sfocato. Se imposto un diaframma piccolo, tendente a f22, aumenterà l'area di messa a fuoco e i dettagli saranno riconoscibili sui vari piani che compongono la nostra fotografia.
Volete andare sul sicuro durante i vostri viaggi? impostate a f5.6 e avrete una profondità di campo media utile per le più varie situazioni.