Evitate di iniziare il vostro racconto con una lunga descrizione. È vero che ci sono illustri precedenti, come per esempio Manzoni nei Promessi sposi («Quel ramo del lago di Como ecc.»), tuttavia il lettore contemporaneo potrebbe trovarlo, appunto, un po’ ottocentesco.
Meglio invece tratteggiare i riferimenti fondamentali e poi mettere subito in moto la narrazione degli avvenimenti. Ci sarà modo di aggiungere strada facendo altri dettagli sui luoghi visitati.
Ricordate che viviamo nel tempo di Google Earth: possiamo vedere in pochi secondi le strade e gli edifici di una città lontana, come se fossimo lì. Da quando l’ignoto è solo a un click di distanza, la scrittura di viaggio intesa tradizionalmente come ingenua scoperta e racconto dell’altro e del diverso ha forse poco senso...