Impugnate la penna a un’estremità e tenetela sollevata, ben alta davanti al vostro viso.

Ora immaginatela come un antenna: un’antenna protesa verso i luoghi che attraversate e le persone che incontrate, verso la bellezza dell’arte e della natura, verso tutto ciò che ci viene incontro lungo il nostro cammino. Lasciate che il mondo entri da un lato della penna ed esca dall’altro trasformato in un flusso di parole, frasi, periodi, capitoli…

È il modo più antico, eppure sempre nuovo, di raccontare il vostro viaggio...

Claudio Visentin