Mappa di
Comunità di
CollinaPo

Una mappa della
biodiversità naturale e culturale
della Riserva di Biosfera
MaB UNESCO CollinaPo.
I racconti, le curiosità e
le trasformazioni dei
luoghi attorno a un
grande fiume e alla
collina torinese.

Regione Piemonte
Torino Smart City Area Protetta Po e Collina Torinese
Collina PO Riserva MAaB UNESCO

con

Politecnico di Torino Università degli Studi di Torino Enit Scuola del Viaggio

presentano

Storie di fiume

e

Il grande fiume

realizzato da

Dedalo Epoché Fosphoro

grazie a

Le città visibili Associazioni Italiana Turismo Responsabile Space Hotels

con la collaborazione di:

Istituto compresivo Brusasco Scuole Salesiane Lombriasco - Torino Giovani in rete

PARCO DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE - Programma C.E.R.PO.CO. - Azioni per la biodiversità naturale ed agraria nel Corridoio ecologico rurale del Po e della Collina torinese, Reg. (CE) 1698/05 – PSR 2007-2013 della Regione Piemonte - MISURA 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 1 “Interventi di tutela e sensibilizzazione ambientale” - tipologia b)” Azione 3.1 Implementazione di una mappa di comunità della biodiversità locale attraverso unpercorso di identificazione e conoscenza del territorio

 

   

Chiara P

Lauriano (TO)

Storie di fiume Ieri e oggi
Foto Twitter

 

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Notizie ricavate dall’intervista alla sig.ra Roselsa

La lavorazione della terra
Un tempo quasi tutti lavoravano la terra. Si seminava, raccoglieva e arava la terra a mano. Poco tempo dopo si iniziò ad andare a lavorare alla Fiat e alla Cementi; alcune persone facevano i muratori.

 

Cosa si coltivava
Un tempo sembrava che l’unico posto abitato fosse il centro, il resto era una distesa di prati; si coltivava grano e mais. In più veniva tagliata l’erba per fare il fieno da dare agli animali.

 

L’inverno
In inverno gli uomini toglievano le edere dalle piante, pulivano i boschi, facevano la legna per scaldarsi in casa. A febbraio iniziavano a potare le piante e a metà marzo si utilizzavano le prime maniche corte.
Il 19 marzo, San Giuseppe, si andava sempre a fare merenda al Romitorio.
Gli uomini nelle domeniche invernali si trovavano al Circolo Roma per giocare a carte e chiacchierare.

 

I negozi
Un tempo a Lauriano c’erano tantissimi negozi in Via Mazzini e in via Cappelletta.
C’erano anche alcune trattorie.
C’era il barbiere, la parrucchiera, il macellaio, …

 

La luce elettrica
Negli anni 30 non c’era la luce elettrica, infatti si usavano lumi a petrolio e alla sera si stava nelle stalle essendo il posto più caldo della casa.

 

Le feste
Durante la festa di San Benigno si accendevano i fuochi d’artificio nel prà del pozzo.
La festa durava quattro giorni.
Una festa era anche “battere il grano”. Le donne erano addette alle fascine.
La vendemmia (inizio ottobre) era la festa del vino dove si raccoglieva e si pestava l’uva per fare il vino.