Mappa di
Comunità di
CollinaPo

Una mappa della
biodiversità naturale e culturale
della Riserva di Biosfera
MaB UNESCO CollinaPo.
I racconti, le curiosità e
le trasformazioni dei
luoghi attorno a un
grande fiume e alla
collina torinese.

Regione Piemonte
Torino Smart City Area Protetta Po e Collina Torinese
Collina PO Riserva MAaB UNESCO

con

Politecnico di Torino Università degli Studi di Torino Enit Scuola del Viaggio

presentano

Storie di fiume

e

Il grande fiume

realizzato da

Dedalo Epoché Fosphoro

grazie a

Le città visibili Associazioni Italiana Turismo Responsabile Space Hotels

con la collaborazione di:

Istituto compresivo Brusasco Scuole Salesiane Lombriasco - Torino Giovani in rete

PARCO DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE - Programma C.E.R.PO.CO. - Azioni per la biodiversità naturale ed agraria nel Corridoio ecologico rurale del Po e della Collina torinese, Reg. (CE) 1698/05 – PSR 2007-2013 della Regione Piemonte - MISURA 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 1 “Interventi di tutela e sensibilizzazione ambientale” - tipologia b)” Azione 3.1 Implementazione di una mappa di comunità della biodiversità locale attraverso unpercorso di identificazione e conoscenza del territorio

 

   

I barcaioli e la storia di Carlin Longo

Fiume Po (Torino)

Storie di fiume Storie e mestieri
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L'anno d'oro per le barche sul Po fu il 1911, in concomitanza con l'allestimento della "Grande esposizione". Da poco si era conclusa l'impresa di Carlin Longo, più conosciuto come El capitain, che con la sua "battellina" era riuscito a navigare sul Po da Torino a Venezia. Carlin possedeva un imbarcadero molto frequentato, soprattutto d'estate. Ma non era il solo: il Po era solcato da veri e propri "sciami" di pagaje e veneziane cori tòte e giovnòt a bordo che potevano contare su un'ampia scelta di imbarcaderi sorti lungo il corso del fiume.
Il lavoro dei barcaioli si svolgeva da giugno a ottobre e, ogni settimana, transitavano su quelle piccole imbarcazioni circa quattromila clienti.
Quelli come Carlin vivevano a bordo delle veneziane, ma anche dentro casupole che erano situate in riva al fiume. E, fatto curioso, oltre che con il loro lavoro erano spesso impegnati in salvataggi di vite umane, di chi, accidentalmente o consapevolmente, finiva nelle acque del Po. A questo proposito si narra il famoso episodio del carro del Sangone: un carro trainato da due buoi, a causa del cedimento di una passerella, precipitò nel Sangone. Carlin, grazie al suo intervento tempestivo, riuscì a salvare sia il conducente, sia i due animali da traino. Per questo gesto generoso fu ricompensato con 20 lire e, per avere messo in salvo anche i buoi, gli furono donate 100 lire dalla Società Protettrice Animali.